
(Adnkronos) - "La norma che prevede lo stop della prescrizione dopo il primo grado quindi non risolve il problema, ma al contrario lo aggrava. Una norma inefficace e controproducente: un danno per le vittime dei reati, che dovranno aspettare templi biblici per avere giustizia e che non distingue chi è stato assolto da chi è stato condannato in primo grado, ma che rimane presunto innocente”, continua Pisapia. “Per diminuire i tempi della giustizia è necessario: promuovere l’aumento dei riti alternativi e, in particolare, il giudizio abbreviato e il patteggiamento: il giudizio abbreviato riduce in maniera rilevante i tempi della giustizia; il patteggiamento esclude la possibilità di prescrizione. Aumentare l’organico della magistratura e di chi opera negli uffici giudiziari. Rafforzare le misure alternative al carcere: strumento che, se ben utilizzato, porterà a una significativa diminuzione delle prescrizioni. Questi sono i punti necessari per un cambio di passo sul tema giustizia”. “La legge sulla prescrizione è incostituzionale perché la Costituzione prevede espressamente che i processi debbono avere una ragionevole durata; non aspettiamo che la Consulta tra qualche anno dichiari l’incostituzionalità delle Legge Bonafede come è avvenuto per i Decreti Omnibus di Governo e Parlamento. Si prenda atto al più presto della situazione; si eviti un peggioramento della malattia già grave della nostra giustizia e si approvi al più presto un provvedimento in linea con le proposte avanzate dalle forze di centrosinistra che siedono nell’esecutivo".
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