Sicilia: Mareggiate nel Messinese, interviene la Regione

cronaca
AdnKronos
Palermo, 8 gen. (Adnkronos) - Un intervento tempestivo per ricostruire e consolidare tutte le cosiddette barriere già esistenti lungo la fascia tirrenica. Ma anche una decisa accelerazione per entrare nella fase operativa del “Contratto di Costa”, pensato ed elaborato proprio per arrestare i fenomeni erosivi provocati su ottanta chilometri di litorale - da Tusa fino a Patti - dalle mareggiate. Quelle che si sono registrate alla vigilia dello scorso Natale sono state particolarmente devastanti. Il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, alla guida dell'Ufficio contro il dissesto idrogeologico, ha voluto fare il punto della situazione con i rappresentanti della Struttura commissariale diretta da Maurizio Croce e con il capo del Genio civile di Messina, Antonino Platania.Al vertice, tenutosi a Palazzo Orleans, hanno preso parte anche l'assessore al Territorio Toto Cordaro e il numero uno della Protezione civile regionale Calogero Foti. "Siamo ormai in presenza di eventi meteorologici non più eccezionali, ma purtroppo sempre più frequenti e sta a noi adottare tutte le misure necessarie per non farci trovare impreparati», ha sottolineato il governatore che ha dato il via libera all'immediato utilizzo di una parte del budget del “Contratto di Costa” per la “rifioritura” delle protezioni artificiali in pietra realizzate a mare e che, con il passare degli anni, sono state danneggiate dai flutti, perdendo così gran parte della loro efficacia. Inoltre, sarà ripristinata la linea di costa originaria attraverso l’immissione di sabbia lì dove il mare ha cancellato la spiaggia". "Non c'è ancora una stima ufficiale, ma i vari interventi dovrebbero richiedere una spesa di circa otto milioni di euro. Il governatore ha poi sollecitato un'accelerazione sull'attuazione del Piano complessivo anti erosione". "Dobbiamo assolutamente entrare nella fase operativa - ha detto Musumeci - concludere tutte le indagini necessarie, dotarci dei progetti esecutivi e cominciare ad affidare gli interventi di risanamento e di prevenzione, realizzando così un sistema organico che possa salvaguardare quanto più a lungo possibile quei litorali meravigliosi che sono da sempre i più esposti all'aggressione del mare. Abbiamo fortemente voluto questo strumento e adesso dobbiamo utilizzarlo senza indugi, cominciando già a capire quali sono gli altri tratti costieri della nostra Isola che hanno più bisogno di una strategia di questo tipo".

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