
Palermo, 9 gen. (Adnkronos) - I Finanzieri del Comando Provinciale di Messina hanno dato esecuzione, questa mattina, ad un decreto di sequestro di beni nei confronti di Domenico La Valle, 60 anni, per un valore di oltre 10 milioni di euro. La complessa attività investigativa - disposta dalla Direzione Distrettuale Antimafia peloritana - trae origine da approfondimenti sviluppati dagli specialisti del Gruppo Investigazione Criminalità Organizzata del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Messina, con specifico riferimento al redditizio settore del gioco e delle scommesse, segnatamente d’azzardo. Proprio in questo ambito, le Fiamme Gialle messinesi acquisivano come La Valle, noto imprenditore locale, "risultasse tra gli elementi apicali di un’importante quanto strutturata consorteria mafiosa, egemone nella zona sud di Messina, dedita al sistematico ricorso a metodi violenti per imporre, anche con atti estorsivi, la propria posizione di monopolio nello specifico settore, notoriamente di interesse delle mafie", dicono le Fiamme gialle. Nel merito, dopo una minuziosa ricostruzione storica del profilo soggettivo di La Valle "anche valorizzando i numerosi procedimenti penali in cui risultava coinvolto sin dalla fine degli anni ’90, da cui usciva assolto, sono state rilette in un’ottica nuova le dichiarazioni di diversi collaboratori di giustizia, attestando come il medesimo avesse, nel tempo, acquisito il ruolo di riferimento del clan Trovato gestione delle bische clandestine, in una prima fase, per poi evolversi nella distribuzione dei videopoker, in tempi successivi - spiega la Gdf - Dopo la disgregazione dell’originaria compagine associativa per via della carcerazione dei capi e del percorso di collaborazione con la giustizia intrapreso da altri, La Valle ha assunto un controllo pressoché esclusivo delle attività illegali della famiglia, costituendone il punto di riferimento “imprenditoriale” e facendo da contraltare al ruolo “operativo” ricoperto dai fratelli Trovato".
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