Qwant: cambiamenti alla guida del 'Google' francese, Ghinozzi nominato Ceo (2)

economia
AdnKronos
(Adnkronos) - Dopo tutti questi anni a guidare Qwant, commenta Léandri, "sono molto entusiasta di proseguire l'avventura con un team solido di cui sono orgoglioso e che ha tutta la mia fiducia e che mi permetterà di concentrarmi sulla visione strategica di quello che deve essere il futuro del nostro motore di ricerca al servizio della vita privata degli europei e della nostra autonomia tecnologica". Tre anni fa, sottolinea Ghinozzi, "ho raggiunto Qwant perché il challenge inedito proposto dagli azionisti era immenso e motivante. Collettivamente siamo riusciti a porre basi solide per costruire il futuro. Conosco la forza e il potenziale dei nostri team e quindi è con molto orgoglio e riconoscenza che ho accettato di prendere la guida della società in una fase importante del suo sviluppo in Francia e in Europa". Ghinozzi, che è arrivato nel 2017 dopo aver trascorso 6 anni nel gruppo Microsoft, ora, riferisce il quotidiano francese, dovrà presentare nelle prossime settimane un piano al Consiglio di governance. "Il nuovo numero uno di Qwant - scrive - dovrà in particolare migliorare la monetizzazione del servizio e in particolare migliorare l'operatività dell'attività shopping e del traffico sui cellulari". Probabilmente "dovrà anche tagliare i costi". In ogni caso, sottolinea 'Le Monde', non è da escludere l'arrivo di nuovi investitori "anche se per gli azionisti attuali, un lavoro per chiarire la strategia e un risanamento della gestione è indispensabile per rassicurare potenziali nuovi investitori". Lanciato in Francia nel 2013, dopo due anni di gestazione, Qwant lavora senza raccogliere i dati personali dei suoi utenti e questo consente di garantire la riservatezza delle query. Qwant non mantiene alcuna cronologia delle ricerche di ciascun individuo, non conserva cookie che consentono operazioni di targeting pubblicitario comportamentale, cripta le ricerche per evitare che vengano intercettate da terzi e sottopone i propri servizi al controllo del Cnil (Commission nationale informatique et libertés), il Garante per la privacy francese. Nel 2018 il motore di ricerca ha gestito oltre 18 miliardi di richieste.

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