
Milano, 22 gen. (Adnkronos) - Adulteravano il vino, aggiungendo aromi, zuccheri e anidride carbonica vietati nella produzione vinicola, falsandone odori e sapori in modo da imitare i profumi delle tipologie tipiche dell’Oltrepò Pavese. Questa è una delle accuse alle cinque persone, tutte italiane, arrestate dai carabinieri e dalla Guardia di finanza di Pavia, ritenuti responsabili di una frode in commercio nel settore vinicolo attuata da una nota cantina della Provincia di Pavia. Le cinque persone sono finite agli arresti domiciliari, mentre per altre due è stato disposto l'obbligo di firma. Fra gli altri reati contestati anche la contraffazione di indicazioni geografiche o denominazioni di origine di prodotti agroalimentari e l’utilizzo e l’emissione di fatture false, che servivano a giustificare quantitativi di vini etichettabili con denominazioni pregiate, non presenti in magazzino, e sostituiti dal produttore con vini di qualità inferiore, alterati e destinati alla vendita come vini di tipologie tipiche dell’Oltrepò Pavese. Nel corso delle indagini sono state eseguite anche 28 perquisizioni domiciliari, locali e personali nei confronti di altrettante persone fisiche, aziende acquirenti del vino e laboratori di analisi compiacenti nelle province di Asti, Cremona, Piacenza, Verona, Vicenza e Trento.
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