
Roma, 22 gen. (Adnkronos) - "La vicenda di ieri che ha visto Matteo Salvini suonare al campanello di un cittadino tunisino, regolarmente soggiornante, accusandolo di essere uno spacciatore, per il solo fatto che una signora lo aveva indicato come tale, esponendo peraltro come si è verificato poi oggi, una cittadina al rischio di ritorsione, è di una gravità senza precedenti che sta passando sotto troppo silenzio e sulla quale il Governo, per primo, mi auguro prenda forte e pubblica posizione. Non sopiremo il pericolo di una tendenza all’abuso di potere con il silenzio". Lo scrive Emanuele Fiano del Pd su Fb. "La cultura del sospetto, il pubblico ludibrio, l’uso arbitrario della propria condizione di ex Ministro, la violazione della privacy, costituiscono un grave violazione di norme e principi costituzionali elementari, violazioni che questo Paese e che l’Occidente ha già conosciuto, perché tutti sappiamo cosa succede quando il potente di turno travalica la separazione dei poteri; ergendosi a giudice, poliziotto, tribuno, leader, legiferatore, esecutore, tutto in una persona sola"."Il dono che abbiamo ricevuto gratuitamente, di una Repubblica democratica fondata su principi liberali, non consente a noi di ricondurre tutto a gossip o battuta o aneddoto. Ci sono principi cardine che vanno difesi sempre", conclude.
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