
Milano, 10 feb. (Adnkronos) - "Noi non siamo nativi digitali, siamo nativi umani. Se pensiamo che nel 2019 sono stati rilevati 490 casi di cyberbullismo in Italia, 50 dei quali riguardavano bambini sotto i 9 anni, dobbiamo interrogarci perché si tratta di un fenomeno che riguarda tutti, indipendentemente dall’estrazione sociale. Occorre aumentare il pensiero critico, la consapevolezza, le forme di ascolto dei nostri ragazzi, e proteggere più che vietare". Lo ha detto Paola Pisano, ministro per l’Innovazione tecnologica e la digitalizzazione, intervenuta all'Università Cattolica a Milano alla giornata internazionale 'Together for a better internet. Rapporto tra bambini, adolescenti e il digitale, tra nuove opportunità e potenziali rischi' in occasione del Safer Internet Day. Pisano ha spiegato l’impegno del Ministero per l'Innovazione. "Abbiamo istituito un gruppo di lavoro insieme al dipartimento per l'Editoria, al ministro della Giustizia, al ministro della Famiglia, per iniziare a studiare il fenomeno dell'odio online e riuscire a immaginare possibili soluzioni e suggerimenti. Gli strumenti digitali non imparano dai sogni della società ma dalla realtà".L’incontro, promosso dal dipartimento di Psicologia dell’Università Cattolica insieme a Telefono Azzurro, ha messo al centro la domanda fondamentale che riguarda l’impatto dell’uso delle nuove tecnologie sulla vita delle persone.
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