
Roma, 18 giu. (Adnkronos) - "Non esistono motivazioni contingenti che possano giustificare l’alterazione della attribuzione dei compiti operata dalla Costituzione: qualunque arbitrio compiuto in nome di presunte buone ragioni aprirebbe la strada ad altri arbitri, per cattive ragioni". Lo ha affermato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ricordando al Quirinale i magistrati uccisi dal terrorismo e dalla mafia nel quarantesimo e trentesimo anniversario della loro morte."Vorrei ribadire -ha aggiunto il Capo dello Stato- che la dialettica proficua tra i poteri si esprime in confronto necessariamente collaborativo. Gli ambiti rispettivi di spettanza non sono recinti da contrapporre gli uni agli altri e di cui cercare di erodere i confini, sottraendo spazi di competenza a chi ne ha titolo in base alla Costituzione. Si tratta di un principio basilare nel sistema costituzionale, insito nelle regole fondamentali della democrazia". "Non vi è spirito di corpo o desiderio di affermare il ruolo e l’influenza del potere che si impersona, o di cui si fa parte, che possa giustificare queste distorsioni. Questo -ha concluso Mattarella- vale costantemente, per tutti e per ciascuno".
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