
(Adnkronos) - Terminalia Amazonia è un'esperienza sonora potente che unisce i suoni degli Zu (Massimo Pupillo, Luca T. Mai, Jacopo Battaglia) ai visual magmatici dell’artista berlinese Lillevan. Negli ultimi 4 anni la band ha viaggiato nella giungla amazzonica lungo il fiume Ucayali, tra Perù e Brasile, immergendosi nella cultura, nei rituali, nelle antiche tradizioni della sua gente. "Ciò che si percepisce in Terminalia Amazonia è l’integrazione di mondi, le antiche canzoni sciamaniche della tradizione shipibo-conibo e la nostra personale ricerca di suoni e frequenze", afferma Pupillo. Il lavoro degli Zu è iniziato con una serie di registrazioni notturne sul campo durante alcuni canti cerimoniali di guarigione. I toni e i ritmi sono quelli del respiro umano, vitale, vulnerabile, che rivela uno straordinario spazio sacro. Utilizzando solo synth analogici vintage, gli Zu danno vita a strati di suono densi, spontanei ed elaborati, capaci di far immergere l'ascoltatore in atmosfere che allontanano dal qui e ora, verso territori, acustici e non, inesplorati (Parc, 3, 4 settembre).Trilok Gurtu è uno dei musicisti più importanti al mondo. Ama definirsi un costruttore di ponti musicali tra diverse culture. Fondendo tecnica occidentale e indiana, ha sviluppato uno stile e un suono inconfondibili che da metà anni ‘90 lo collocano tra i più grandi innovatori dell'arte percussiva di tutti i tempi. I suoi live incantano per intensità, fantasia, virtuosismo ed energia comunicativa. Nel corso della quarantennale carriera ha attratto artisti di livello mondiale, da John McLaughlin - nel cui trio Trilok si è affermato come solista e con cui collabora da oltre 20 anni - seguito da Joe Zawinul, Jan Garbarek, Bill Evans, Pharoah Sanders, Dave Holland, gli Oregon, folgorati dal suo magistrale senso del ritmo. Drumming e stile compositivo trasversali e personali sono alimentati da grande passione e disciplina (Festival au Désert, Teatro Puccini, 10 settembre)
Leggi anche