
Napoli, 7 gen. - (Adnkronos) - Parte a fine mese il restauro del grande mosaico della Battaglia di Isso - combattuta nell'Anatolia meridionale il 5 novembre 333 a.C. tra le forze di Alessandro Magno e Dario di Persia - capolavoro che rappresenta un simbolo, universalmente noto, dei tesori custoditi dal Museo Archeologico Nazionale di Napoli.L'intervento, che sarà concluso a luglio, è realizzato con la supervisione dell'Istituto Centrale per il Restauro; le attività diagnostiche sono promosse in rete con l'Università del Molise ed il Center for Research on Archaeometry and Conservation Science."Con l'avvio, nel 2021, del restauro del Mosaico di Alessandro, scriviamo insieme una pagina importante nella storia del Museo Archeologico Nazionale di Napoli e quindi della conservazione dei beni culturali. Sarà un restauro grandioso, che si compirà sotto gli occhi del mondo - commenta il direttore del Mann, Paolo Giulierini - La tecnologia e le piattaforme digitali ci consentiranno di seguire le delicatissime operazioni, passo dopo passo, in una sorta di 'cantiere trasparente', come mai accaduto prima. Milioni di tessere ed una superficie di eccezionale estensione (5,82X 3,13 m), il mosaico fu scoperto nel 1831 nella casa del Fauno di Pompei. Fu travagliata la decisione di distaccare il mosaico per trasportarlo nel Real Museo Borbonico: dopo circa 12 anni di accesi dibattiti, una commissione espresse parere favorevole e l'opera, il 16 novembre 1844, fu messa in cassa e condotta lentamente da Pompei a Napoli, su un carro trainato da sedici buoi. Durante il tragitto, all'altezza di Torre del Greco, un incidente minacciò l'integrità del mosaico: l’opera fu sbalzata a terra e, soltanto nel gennaio del 1845, venne aperta la cassa per verificare l'integrità del capolavoro che, fortunatamente, non aveva subito danni.
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