
New York, 9 gen. - (Adnkronos) - L'antropologa e linguista statunitense Mary Catherine Bateson, esploratrice di temi esistenziali come l'amore e l'odio, il sano e il folle, il comico e il serio, è morta all'età di 81 anni. L'annuncio della scomparsa è stato dato dall'American Anthropological Association, sottolineando che "il suo impatto nella disciplina è stato incommensurabile". Ha insegnato antropologia culturale alla Harvard University, all'Amherst College ed era professoressa emerita della George Mason University a Fairfax, in Virginia. Era la figlia di due grandi figure della cultura novecentesca: l'antropologa statunitense Margaret Mead (1901-1978), autrice di "Popoli e paesi" (Feltrinelli) e "Maschio e femmina" (Il Saggiatore), e l'antropologo e sociologo britannico Gregory Bateson (1904-1980), ricercatore e pensatore di respiro sovradisciplinare autore del celebre saggio "Verso un'ecologia della mente" (Adelphi). Mary Bateson ha raccolto da entrambi i genitori, cui ha dedicato il libro "Con occhi di figlia. Ritratto di Margaret Mead e Gregory Bateson" (Feltrinelli, 1985), l'eredità e la disposizione all'originalità creativa. Con il padre ha scritto "Dove gli angeli esitano. Per una epistemologia del sacro" (Adelphi, 1989), libro fondamentale per una prospettiva di superamento della posizione positivista nell'ambito scientifico. "Non è mai stata intimorita dall'essere la figlia di due famosi accademici e ha forgiato con originalità "il suo inimitabile viaggio intellettuale", ha ricordato l'American Anthropological Association.
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