
Roma, 11 gen. (Adnkronos) - "Si deve andare presto al sodo: decidere, lavorare, rinunciare alle ripicche e alle tattiche estenuanti. Si deve dare una guida serena e solida agli italiani". Lo dice Goffredo Bettini al Corriere della Sera. "In queste ore Conte ha ribadito la sua volontà unitaria. Si sono compiuti passi in avanti decisivi sul Recovery plan. Approvato questo provvedimento importantissimo per la vita degli italiani, si tratta di stabilire un accordo solenne, vincolante e chiaro circa le priorità di un programma di fine legislatura. Altro che rimpastino. Stiamo parlando di cose da fare, non di qualche ministero da distribuire". L'ingresso dei leader al governo non sarebbe una garanzia per la legislatura? "Un governo più politico è una garanzia per la stabilità dello stesso Conte". Lei ha capito che vuole Renzi? "Sì e no. Vuole dei cambiamenti. E questo può andar bene. Li ha sollecitati anche il Pd. Ma poi mette in campo una quantità di proposte (alcune del tutto impossibili, fuori misura o fuori contesto) che sembrano voler più demolire che ricostruire". È possibile un governo Conte con i responsabili? "Non credo si possa sostituire Renzi con un gruppo di responsabili. Anche se ritengo utile interloquire in particolare con quella parte liberale di Forza Italia che in questi giorni ha posto questioni politiche con grande responsabilità e intelligenza. A partire da Brunetta". Conte è ancora il punto di riferimento dei progressisti? "Conte è il premier di un governo dei 5 Stelle e di tutte le forze progressiste. Ha lavorato bene e il Pd lo sostiene con il suo profilo autonomo, ma con la massima convinzione. È per noi un punto di equilibrio imprescindibile. Altri scenari non ci appartengono". Infine sul voto: "Le elezioni sarebbero una storica sconfitta per tutti. Ma la politica si riesce a controllare fino a un certo punto, poi al di là della volontà può scappare di mano in un attimo. E la frittata è fatta".
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