
Roma, 2 feb. (Adnkronos) - "La non rieleggibilità del Capo dello Stato è nello stato delle cose, tuttavia sarebbe bene esplicitarla, abolendo contestualmente il cosiddetto semestre bianco". Il costituzionalista Alfonso Celotto, interpellato dall'Adnkronos, interviene sulla questione posta dall'allora Presidente della Repubblica, Antonio Segni, nel messaggio alle Camere del 16 settembre 1963 e richiamata oggi dal Capo dello Stato, Sergio Mattarella, circa l'oportunità di prevedere la non rieleggibilità immediata dell'inquilino del Quirinale, abolendo contestualmente il cosiddetto semestre bianco."In Assemblea costituente -ricorda Celotto- inizialmente era prevista la non rieleggibilità del Capo dello Stato, quindi su questo tema e sulla durata del mandato ci fu uno scontro tra Moro e Togliatti e alla fine si arrivò ad un lodo per cui fu allungata la durata del mandato cancellando il divieto di rieleggibilità". "Se pensiamo anche al fatto che la durata del mandato dei giudici costituzionali è di nove anni e che in questo caso è previsto il divieto di rieleggibilità, possiamo dire che nel modello costituzionale va preferita la lettura interpretativa della non rieleggibilità del Capo dello Stato anche se non esplicitamente normata. Del resto la rielezione di Napolitano, peraltro seguita dalle sue dimissioni dopo due anni, ha rappresentato un'eccezione".
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