(Adnkronos) - "Les soixante-quinze feuillets" erano quasi scomparsi dagli anni '30 del '900. Per gli amanti e gli studiosi del grande romanziere francese si tratta di una sorta di 'Sacro Graal proustiano'. I 75 fogli di grande formato erano diventati leggendari. L'unica traccia che esisteva era l'allusione fatta ad essi da Bernard de Fallois, nel 1954, nella prefazione al volume "Contre Sainte-Beuve".Furono scritti in gran parte nel 1908, periodo in cui Proust acquisisce certezza sulla forma del grande ciclo romanzesco che aveva iniziato a scrivere l'anno precedente. "Essi non solo consegnano la versione più vecchia di 'Alla ricerca del tempo perduto'. Le chiavi di lettura che lo scrittore ha disseminato in quei fogli danno accesso alla primitiva cripta proustiana", secondo l'editore Gallimard. Vengono svelate figure e scene, tra cui la nonna in giardino, il bacio serale, le passeggiate a Méséglise e Guermantes, i sogni postumi, Venezia e la camera da letto di Balbec.
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