
(Adnkronos) - "Poi, incidere sull’azione dell’esecutivo, avere cioè la forza di indirizzarne non dico l’orientamento ma alcune singole scelte, presuppone -osserva ancora Ruffino- che ci sia un confronto aperto e libero dentro i partiti. Ecco, questo è quanto accadrà in Cambiamo". Probabilmente non condivide le ultime nomine di Silvio Berlusconi all'interno del movimento, come mai? "Ha detto bene: le nomine. Non può usare né il termine 'scelta' e ancor meno la parola 'elezioni'. Forza Italia non si è sottratta, al pari di altri partiti, alla logica verticistica e della cooptazione. Due strade che hanno impoverito la politica". Cosa replica a chi spiega la sua decisione con una ricerca di visibilità? "La visibilità in politica è una moneta effimera. L’unica visibilità importante, quella che conta, la danno gli elettori quando scelgono il loro candidato sulla scheda. Nessuno si è mai chiesto quanti degli attuali parlamentari sarebbero rieletti con il sistema elettorale proporzionale e con le preferenze? Chi non vuole il proporzionale si nasconde dietro la governabilità. In realtà il proporzionale è il sistema che meglio di tutti fotografa il legame del candidato con il proprio territorio".
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