
Roma, 1 set. (Adnkronos) - "Io la penso come Kissinger: se nel passato ci sono stati degli errori, prima non averli aiutati e poi aver privilegiato gli affari alle esigenze di principio, oggi io non riesco a capire quale sia la strategia occidentale. La Russia ha commesso una intollerabile violazione del diritto internazionale, un'aggressione ingiustificabile. È giusto aiutare l'Ucraina a difendersi. Ma qual è l'obiettivo per cui stiamo lavorando? Vincere la guerra?" Lo afferma Massimo D'Alema, in un'intervista a 'La Stampa'."Mi sembra -aggiunge- che non sia una guerra che possa essere vinta poiché l'Occidente non può consentire che l'Ucraina sia sconfitta e poiché la Russia è una potenza nucleare, per cui una volta con le spalle al muro potrebbe crearsi un rischio talmente drammatico che penso davvero nessuno voglia ragionevolmente correre. Quando una guerra non ha una soluzione militare, come spiega Kissinger, bisogna aprire un confronto. Che assetto vogliamo che abbia l'Europa? Non si capisce". "Come ha detto Henry Kissinger se la Russia non è stata in grado di piegare l'Ucraina, figuriamoci se può sconfiggere la Nato. Ma se spezziamo il rapporto con la Russia, questa -conclude D'Alema- si salderà con la Cina e noi in Europa avremo una frontiera di guerra permanente. È interesse dell'Europa? A mio giudizio no. La pace è un valore, anzi è la condizione di tutti i valori e quando sono in gioco il lavoro e le condizioni di vita di milioni di persone non scherzerei con il tema degli interessi. Non è questo il problema: il problema è che dopo la fine del comunismo abbiamo immaginato che il mondo si unificasse nel segno del modello occidentale e non è successo. Viviamo in un mondo dove ci sono più modelli che devono convivere, ci vuole una strategia di convivenza pacifica. Non mi sembra una grande scelta di valore quella di mettersi a fare la guerra contro tutti".
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