
Roma, 14 gen. (Adnkronos) - “La tutela della casa non può che essere un principio cardine radicato nella nostra storia di riformisti e liberali. Voglio dirlo senza tentennamenti. Per questo ci stiamo battendo in Europa, grazie al lavoro del collega Nicola Danti, per modificare profondamente la Direttiva europea che prevede solo case ecologiche entro il 2030. Auspico che con una discussione in seno al Parlamento europeo si troverà un punto d’incontro fra le diverse esigenze”. Lo assicura Raffaella Paita, capogruppo di Azione-Italia viva in Senato. “La Direttiva -spiega- non tiene conto del fatto che il nostro Paese ha caratteristiche diverse rispetto ai Paesi del Nord Europa. Prendere la strada dell’ambientalismo radicale e intransigente non farebbe altro che provocare disaffezione fra i cittadini sulle tematiche ambientali. Occorre conciliare la tutela dell’ambiente con la altrettanto sacrosanta tutela della proprietà privata. Gli italiani sono un popolo di risparmiatori, che con sacrificio ha comprato la prima casa: colpirla significa colpire un pezzo della nostra identità. Quindi giusto migliorare il nostro patrimonio edilizio, giusto combattere contro il cambiamento climatico ma il tutto deve essere portato avanti sulla base dei principi di gradualità, buon senso e della particolarità del contesto italiano”.
Leggi anche