Ucraina: alcuni ambasciatori all'Onu escono mentre parla commissaria russa

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AdnKronos
Washington, 6 apr. (Adnkronos) - I rappresentanti all'Onu di alcuni Paesi che siedono in Consiglio di sicurezza i hanno abbandonato la riunione mentre parlava la commissario russa per i diritti dei bambini, colpita insieme a Valdimir Putin da un mandato di arresto della Corte penale internazionale per la deportazione dei bambini ucraini. Maria Lvova-Belova è apparsa ieri in collegamento video alla riunione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite a New York, convocata dalla presidenza russa, per discutere dell'"evacuazione" dei bambini ucraini dalla zona del conflitto. "Con la Russia alla presidenza del Consiglio di sicurezza, sfrutteremo tutte le opportunità per respingere ogni possibilità di disinformazione - ha detto l'ambasciatrice americana presso le Nazioni Unite Linda Thomas-Greenfield - E' per questo motivo che ci siamo opposti alla riunione informale convocata da una donna che è stata accusata di crimini di guerra, che è stata coinvolta nella deportazione di bambini dalle loro case in Russia”. Thomas-Greenfield ha aggiunto che gli Stati Uniti, come il Regno Unito, hanno bloccato il webcast dell'incontro, quindi a Lvova-Belova non è stato concesso "un podio internazionale per diffondere disinformazione e cercare di difendere le sue orribili azioni che si stanno svolgendo in Ucraina". Rappresentanti di Stati Uniti, Gran Bretagna, Albania e Malta, sono usciti dalla sala conferenze mentre Lvova-Belova stava parlando, con l'inviato russo alle Nazioni Unite, Vassily Nebenzia, che ha descritto la mossa come "una chiara dimostrazione della loro indifferenza per il destino dei bambini di Donbass e bambini ucraini”.

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