
Roma, 20 apr. (Adnkronos) - Il grado di fiducia espresso dai cittadini nei confronti delle istituzioni politiche e giudiziarie (invariato tra il 2021 e il 2022) resta ampiamente al di sotto della sufficienza. Su una scala da 0 a 10, il voto è 3,3 per i partiti politici, che ricevono punteggi insufficienti da quasi otto cittadini su 10; 4,5 e 4,8 sono i voti medi ricevuti dal Parlamento e dal sistema giudiziario, che ottengono punteggi di fiducia insufficienti da oltre la metà delle persone di 14 anni e più (rispettivamente 59,0% e 52,8%). A rilevarlo una indagine inclusa nel decima edizione del Rapporto Bes dell'Istat.Il 40,9% delle persone di 14 anni e più valuta della massima importanza tutti gli aspetti collegati al senso di democrazia e tolleranza (libertà di pensiero, informazione, religione, diritti civili, uguaglianza di genere, assenza di discriminazione su base etnica o di orientamento sessuale, esercizio dei diritti politici). Un ulteriore 32,1% esprime un orientamento sempre positivo (“molto” e “abbastanza importante”). Si orienta prevalentemente o esclusivamente in senso opposto il 3,7% degli individui (0,8% quelli che si posizionano esclusivamente sul “poco” o “per niente importante”). Circa il 70% degli individui di 14 anni e più valuta molto importante che in Italia “tutte le persone abbiano gli stessi diritti a prescindere dall’orientamento sessuale” o “dal Paese di provenienza, dal colore della pelle e dall'etnia”; tra i giovani (dai 14 ai 24 anni) si sale al 76-77%.
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