
Roma, 20 ago. (Adnkronos) - "La libertà di pensiero non c’entra nulla con il libro del generale Vannacci come afferma Donzelli: il fatto che un generale dell'Esercito parli dei gay come persone che non sono normali, oppure che si stia esagerando con la difesa degli ebrei e con tutta la storia della Shoah o che dire ebreo di merda è normale ha a che fare con la nostra Costituzione e la legge Mancino non con la libertà di pensiero. Donzelli non parla a titolo personale: è il coordinatore di Fdi e quindi parla a nome anche di Giorgia Meloni. Come Vannacci, da generale, rappresenta l'Esercito. Donzelli ci viene a fare una lezione di libertà di pensiero difendendo il generale che con la libertà di pensiero non c’entra nulla ma piuttosto con l’articolo 3 della nostra Costituzione". Lo afferma il co-portavoce di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra Angelo Bonelli. "Prima Bignami oggi Donzelli difendono Vannacci -aggiunge- perché le sue posizioni rappresentano il cuore di quello che Fratelli d'Italia è sempre stato e su cui ha costruito il consenso elettorale. In un Paese normale non avremo Bignami al Governo e Donzelli fare il vice della Meloni. Negli Usa Eric Fanning, omosessuale dichiarato, è stato capo dell’Esercito, ma per Donzelli è libertà di pensiero dire ebreo di merda, omosessuali anomali e tutti gli altri insulti discriminatori di Vannacci. Meloni cosa ha da dire, la pensa come il suo vice Donzelli? Fratelli d'Italia assomiglia sempre più ad Afd quel partito a cui, giustamente come ha detto Tajani, farebbe schifo allearsi alle Europee".
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