Migranti: Kelany-Biondi (Fdi), 'da Pd atteggiamento ambivalente'

politica
AdnKronos
Roma, 21 ago. (Adnkronos) - "Le posizioni espresse dal sindaco di Prato, Matteo Biffoni, appaiono strumentali e funzionali al suo ruolo di responsabile immigrazione del Partito democratico più che a quello di delegato dell’Anci all’immigrazione. Insomma, deve chiarire se parla a nome dei sindaci, ma lo riteniamo improbabile considerando che non ha mai coinvolto la commissione deputata dell’Associazione dei comuni, o del Pd". Lo affermano Sara Kelany e Pierluigi Biondi, rispettivamente responsabile Immigrazione e responsabile dipartimento Autonomie locali di Fratelli d’Italia. "Le due vesti sono incompatibili - rilevano i due -, perché non gli consentono di avere un'oggettiva e lucida posizione rispetto a un tema ampio e delicato per il quale tutti dovremmo fare lo sforzo di ragionare scevri da ideologie e al netto delle casacche politiche. Peraltro, non più tardi di qualche mese fa, lo stesso affermava che non c’era alcuna emergenza legata agli sbarchi. Le sue prese di posizione, poi, incarnano alla perfezione l’atteggiamento ambivalente al quale il Pd ci ha abituato, dai grandi temi alle questioni locali: se, infatti, da un lato si accusa il governo di non impegnarsi nei salvataggi in mare lasciando sole le città, dall’altro, lui come altri suoi colleghi di centrosinistra, si scongiurano gli arrivi nel proprio comune". "Biffoni, che non ha risparmiato critiche neppure al presidente della sua regione, del suo stesso partito, proprio contro la proposta di un centro di accoglienza nella sua città, incarna insomma alla perfezione l’atteggiamento del tipo ‘migranti sì, ma non a casa nostra’. È singolare che i sindaci di centrosinistra facciano l’assalto al governo sulle politiche migratorie dopo decenni di fallimenti di marca Pd, che è quello che si è schierato contro il cosiddetto decreto Cutro, con i governatori di centrosinistra che non hanno firmato l’intesa, ma oggi si preoccupa dei numeri nonostante dicesse che non ci fosse un’emergenza", concludono Kelany e Biondi.

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