
Roma, 21 ago. (Adnkronos) - "Il fenomeno della violenza sulle donne fino al fatale femminicidio è fatto di tante complessità, che è difficile da valutare perché ci sono specificità caso per caso. Quello da cui, però, dobbiamo partire è una presa d’atto: 76 donne uccise in Italia dall’inizio dell’anno significa una spirale raccapricciante sulla quale dobbiamo intervenire. Ecco perché Forza Italia, alla ripresa dei lavori parlamentari, presenterà una proposta di legge che vada ad articolarsi su diversi fronti. Il primo fronte è quello culturale, partendo innanzitutto dalle scuole, con un’opera di sensibilizzazione che se non parte dalla giovani generazioni non arriverà da nessuna parte. Dall’altra, dobbiamo fare interventi per garantire maggiore tempestività nelle fasi critiche, permettendo alle forze dell’ordine di intervenire rapidamente". Lo ha detto Deborah Bergamini, vicepresidente dei deputati di Forza Italia, a Diario del Giorno su Rete4."In Italia abbiamo un buon corredo di leggi, ottenute nel corso dei decenni grazie a un lavoro trasversale, però occorre intervenire ancora e meglio. Grazie ai governi Berlusconi abbiamo istituito il numero di soccorso 1522 e il reato di stalking. Il Codice Rosso è stata una grande misura di civiltà ma la tempestività rimane un fattore chiave, perché molte donne hanno paura di denunciare i loro aggressori. Bisogna intervenire per rafforzare l’utilizzo delle custodie cautelari, il blocco dei beni economici e un utilizzo migliore della tecnologia a nostra disposizione. La tecnologia ci consente di poter geolocalizzare le potenziali vittime, ma a oggi le app sono solo su base volontaria, noi vorremmo invece che diventassero un vero e proprio sistema dello Stato, a tutela delle donne che sono in pericolo. Servono corsie preferenziali per le donne che denunciano, case protette, dove le donne che denunciano possano sentirsi davvero al sicuro: la fase dalla denuncia all’intervento è estremamente delicata ed è qui che dobbiamo intervenire meglio anche legislativamente", ha concluso.
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