Fondazione Crt: Varese, 'futuro? Diversificare, tassa extraprofitti? Migliorabile'

economia
AdnKronos
Milano, 1 set. (Adnkronos) - "Fondazione Crt dovrà comunicare meglio quello che fa per il territorio e cercare di allocare una parte delle erogazioni su progetti di medio termine, ma di maggiore impatto". Così Andrea Varese, segretario generale della Fondazione Crt, in una intervista su La Stampa. Da poco nuovo segretario generale dell'ente torinese, il manager ha già le idee chiare sul suo mandato che, rispetto al passato, potrebbe aprire la porta a svariate novità: "La fondazione ha un patrimonio rilevante che penso sia stato gestito bene -premette-. Guardando al futuro credo ci saranno opportunità per diversificare ulteriormente, non solo per settore economico, ma anche per geografie. Sul fronte delle erogazioni, ci stiamo anche guardando intorno per verificare se altre fondazioni in Italia o all'estero si muovono meglio di noi in alcuni ambiti. Abbiamo assegnato a Bain la ricognizione a livello italiano ed europeo". Tra le istituzioni con le quali il manager ipotizza un confronto, "Fondazione Paideia e Fondazione Agnelli, oltre a Compagnia di San Paolo, a Torino"; quanto ai soggetti esteri, cita "la Caixa spagnola, che è un colosso con un patrimonio di 30 miliardi". In passato la Fondazione è stata azionista di colossi bancari come Societè Generale o Banco Sabadell; investimenti, questi, che in futuro potrebbero forse tornare d'attualità: "Abbiamo una liquidità significativa e valuteremo se e quando ci saranno opportunità", dice. Del resto "è ragionevole diversificare non solo a livello di settore economico, ma anche di geografie, anche all'estero, anche perché ci sono settori economici poco rappresentati nella nostra Borsa". Quanto alle partecipazioni, "in Unicredit, Generali, Bpm e Mundys resteremo -assicura-. Peraltro i risultati 2022 di Crt sono stati influenzati molto positivamente da quest'ultima partecipazione, che ha comportato circa 200 milioni di plusvalenza. In ogni caso, manterremo un focus sugli investimenti in società che operano nel settore delle infrastrutture o similare perché riteniamo che abbiano un profilo di rischio/rendimento coerente con quello ritenuto appropriato per la Fondazione".Per l'anno in corso, chiarisce Varese, "al momento tutte le nostre posizioni sono positive e, anche se i conti si fanno a fine anno, le aspettative ad oggi sono per un 2023 che confermi i risultati complessivi del 2022, ma basati esclusivamente sulla gestione ordinaria". Mentre sulla tassa sugli extraprofitti delle banche, osserva: "Nei Paesi normali le tasse sono note con un anno d'anticipo. In Germania per esempio per legge le tasse non possono essere cambiate in corso d'opera". Questa, oltretutto, "è una tassa facilmente eludibile e potenzialmente distorsiva della normativa europea". E dunque, "capisco le complessità del quadro in cui opera il governo, ma mi sembra che vi siano spazi di miglioramento".E sulla possibilità che il presidente Palenzona possa aprire a un'alleanza tra fondazione Crt e Compagnia di San Paolo, commenta: "Come il presidente Palenzona ha affermato, collaboreremo su specifici programmi e progetti significativi. Sempre come da lui affermato, collaboreremo con le altre fondazioni di origine bancaria del Piemonte e della Liguria. Si potrebbe cominciare in specifici ambiti e se funzionano bene procedere oltre. Ad esempio, si potrebbe dare vita a un centro di eccellenza per predisporre i bilanci di tutte le fondazioni del territorio, venendo incontro alle esigenze delle più piccole. Inoltre il nostro interesse si volge anche alle fondazioni private principalmente del Piemonte, con cui potremmo condividere investimenti nei rispettivi settori di interesse".

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