
Roma, 20 set. - (Adnkronos) - "La politica dovrebbe fare un ragionamento più ampio rispetto alla battuta giornaliera del blocco navale tipica di una campagna elettorale. Il blocco navale è solo un elemento e anche controverso: l’operazione Sophia, che serviva per controllare gli sbarchi con le navi europee funzionava a metà. C’erano resistenze degli Stati nazionali perché veniva mantenuto il Trattato di Dublino". Così Gianfranco Fini, ex presidente della Camera e padre politico di Giorgia Meloni, in un'intervista oggi su Il Fatto Quotidiano. Il governo dice di voler bloccare le partenze. Ci riuscirà? "Sono buone intenzioni, ma ci sono Paesi che fanno resistenza. Prendiamo la Tunisia che dice: dateci i soldi e forse li fermiamo. La logica dell’interesse nazionale vale per tutti…Non resta che la redistribuzione a livello europeo", continua Fini che aggiunge: "fino a quando si continuerà a ragionare secondo la logica degli Stati nazionali non si troverà una soluzione. In Francia dove c’è Le Pen, in Germania dove Afd è in risalita e nei Paesi di Visegrad c’è una destra radicale e sovranista che sta emergendo: così nessuno vuole prendersi parte dei migranti".
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