OLBIA. Potrebbe essere un mega yacht al largo della Costa Smeralda, tra le acque cristalline e il riserbo garantito dalla cornice esclusiva della Gallura, il luogo scelto per uno degli incontri diplomatici più delicati e riservati del momento. Secondo fonti internazionali, è qui che si sarebbe organizzato un vertice cruciale tra gli Stati Uniti, Israele e Qatar per discutere un’eventuale tregua tra Israele e Hamas e favorire un accordo per il rilascio degli ostaggi nella Striscia di Gaza. Al tavolo delle trattative, a bordo di un’imbarcazione ancorata al largo di Porto Cervo, ci sarebbero Steve Witkoff, inviato speciale della Casa Bianca, il ministro israeliano Ron Dermer e il primo ministro del Qatar, Mohammed bin Abdulrahman Al-Thani. Tutti protagonisti di un negoziato che si muove nell’ombra, ma che potrebbe segnare una svolta decisiva nel conflitto in Medio Oriente.
Witkoff sarebbe atterrato questa mattina all’aeroporto Costa Smeralda di Olbia a bordo di un jet privato proveniente da Washington. Fonti aeroportuali riferiscono che sia stato trasferito sotto scorta fino a un pontile riservato, dove ad attenderlo c’era un tender diretto verso lo yacht prescelto. Massimo il riserbo sui movimenti degli altri due rappresentanti, che con ogni probabilità hanno raggiunto l’imbarcazione da porti secondari, lontani da occhi indiscreti e telecamere. Nel frattempo, da Doha arriva la conferma che Hamas ha presentato ai mediatori la propria risposta alla proposta israeliana di un cessate il fuoco di 60 giorni. In un comunicato pubblicato sul canale Telegram ufficiale, il movimento islamista ha dichiarato di aver consegnato “la risposta congiunta di Hamas e delle fazioni palestinesi” alla bozza elaborata nei giorni scorsi durante i colloqui indiretti avvenuti nella capitale del Qatar. Non è ancora chiaro se la risposta possa aprire la strada a un’intesa concreta. Le voci sul contenuto del documento sono frammentarie e, come spesso accade in questi casi, le parti stanno operando sotto una cortina di silenzio diplomatico. Tuttavia, la scelta del luogo dell’incontro – un contesto lussuoso ma altamente riservato – lascia intendere la delicatezza della trattativa. La Sardegna, e in particolare la zona di Porto Cervo, si conferma ancora una volta terreno fertile per gli incontri di alto livello, lontano dai riflettori internazionali ma logisticamente strategica per ospitare figure chiave del panorama geopolitico globale.
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