
Roma, 10 nov. (Adnkronos) - "Abbiamo stretto con l'Albania un accordo storico" che "ha fatto discutere", "un accordo totalmente innovativo sulla gestione dei flussi migratori. Con questo accordo Italia e Albania collaborano su tre obiettivi fondamentali: contrastare il traffico di esseri umani; prevenire i flussi migratori irregolari; accogliere in Europa solo chi ha davvero diritto alla protezione internazionale". Lo afferma la premier Giorgia Meloni, nella video rubrica gli 'appunti di Giorgia' postata oggi. !Cosa prevede l'accordo? In sostanza prevede che l'Albania dia all'Italia la possibilità di utilizzare alcune aree in territorio albanese per realizzare, sotto la giurisdizione italiana, due strutture dove gestire l'ingresso l'accoglienza temporanea, la trattazione delle domande d'asilo ed eventualmente il rimpatrio degli immigrati illegali. In una prima struttura, che si trova nel porto di Shengjin, l'Italia ci occuperà delle procedure di sbarco e di identificazione e qui realizzerà un centro di prima accoglienza dove operare una prima attività di screening. Nell'area più interna di Gjader, invece, si realizzerà una seconda struttura sul modello dei Cpr per le successive procedure, rimpatrio compreso. La giurisdizione di questi centri sarà interamente italiana. Nei centri opererà personale italiano e le nostre forze di polizia, le nostre commissioni d'asilo, esattamente come accade nei centri presenti sul nostro territorio nazionale. Non ci sarà alcuna differenza, salvo che sono esclusi da questa possibilità donne e bambini"."L'Albania collaborerà invece con le sue forze di polizia sul fronte della sicurezza e sul fronte della sorveglianza delle strutture. I due centri potranno accogliere contestualmente fino a tremila immigrati per svolgere le procedure di frontiera. Procedure che, grazie a questo governo, possono essere diciamo esaurite in 28 giorni. Per questo, nell'arco di un anno potranno essere gestiti in Albania anche fino a 36mila migranti". "Io considero questo accordo un accordo dal grande respiro europeo. Un accordo con il quale l'Albania si conferma non solo una nazione storicamente amica dell'Italia, ma anche una nazione amica dell'Europa, dell'Unione Europea, perché nonostante l'Albania non faccia ancora parte dell'UE Tirana si sta comportando di fatto come se già lo fosse, facendo scelte che sono assolutamente in linea con i principi di cooperazione e di solidarietà che sono alla base dell'Unione europea. E' un accordo che secondo noi è storico, anche perché può diventare un modello per le altre nazioni, un modello di collaborazione tra Paesi UE e Paesi extra UE sul fronte della gestione dei flussi migratori. E io sono fiera del fatto che noi e l'Albania siamo stati i primi a immaginare una soluzione di questo tipo".
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