OLBIA. Sono previsti 73 miliardi di infrastrutture per collegare l'Italia dal nord a sud con i corridoi europei, zero euro per la Sardegna tagliata fuori da qualsiasi opera o intervento di connessione con il resto del Paese". Lo ha affermato il deputato di Unidos Mauro Pili denunciando "la gravità della comunicazione del ministro delle Infrastrutture Lupi che ha trasmesso formalmente alla Camera la comunicazione con la quale il governo italiano ha chiesto all'Europa di proseguire nel finanziamento delle opere infrastrutturali in Italia". "La decisione del Governo di escludere la Sardegna da tutte le priorità infrastrutturali del Paese è di una gravità inaudita - ha detto Pili - che conferma quanto deciso dal governo Monti e ribadito da quello Letta. Un atto nefasto che nelle ore che precedono la decisone del Parlamento europeo costituisce un vero e proprio attentato alla coesione nazionale". Pili parla di "atto di secessione al contrario" e sottolinea la necessità di impugnare gli atti del governo "perché violano i principi elementari dell'unità nazionale e offendono la Sardegna e i sardi". "La Sardegna è esclusa da tutto - ha denunciato Pili - il governo ha chiesto all'Europa di finanziare quattro priorità legate alle decisioni assunte a scala comunitaria sul nuovo assetto reti Ten-T per dare continuità ad impegni assunti. Argomentazioni frutto invece di lobby del Paese, che se ne fregano della Sardegna e cancellano la piastra logistica euro mediterranea prevista dalla Legge obiettivo".