Ripartono i seminari di jazz a Nuoro
Rassegna concerti con Dave Holland

OLBIA. Immancabile appuntamento estivo a Nuoro con il Seminario jazz: dal 20 al 30 agosto, i corsi organizzati dall'Ente Musicale di Nuoro vivranno nel capoluogo barbaricino la loro ventiseiesima edizione. Un'edizione importante per l'iniziativa didattica ideata nel 1989 dal trombettista Paolo Fresu con Antonietta Chironi, fondatrice e primo presidente del sodalizio culturale nuorese, scomparsa diciotto anni fa: si compie infatti il definitivo passaggio del testimone dal vecchio al nuovo corpo docente già annunciato l'anno scorso.


A partire dallo stesso Fresu, il nucleo "storico" di insegnanti che hanno contribuito a formare i circa tremila allievi passati per i corsi nuoresi in un quarto di secolo, viene rimpiazzato da altri volti noti della panorama jazzistico nazionale: il trombettista Marco Tamburini, il sassofonista Emanuele Cisi, le cantanti Cinzia Spata e Francesca Corrias, il pianista Dado Moroni, il chitarrista Bebo Ferra, il contrabbassista Paolino Dalla Porta, il batterista Stefano Bagnoli, Enrico Merlin per le lezioni di storia del jazz e Salvatore Maltana per quelle di musica d'insieme, subentreranno dunque nelle rispettive classi a Tino Tracanna, Attilio Zanchi, Tomaso Lama, Ettore Fioravanti, Bruno Tommaso, Riccardo Parrucci, Corrado Guarino, Luca Bragalini, Maria Pia De Vito e Elisabetta Antonini.


Unici reduci della "vecchia guardia", Giovanni Agostino Frassetto (tecnica dell'improvvisazione), l'arpista Marcella Carboni (entrata peraltro solo da tre anni nel team didattico) e il pianista Roberto Cipelli, al quale spetta, nel ruolo di nuovo coordinatore, il compito di garantire continuità nel rinnovamento al percorso ultraventennale del Seminario Nuoro Jazz.


Altra novità: la masterclass di musica tradizionale, che finora si esauriva nell'arco di una giornata all'interno de seminari, si trasforma ora in un vero e proprio corso di strumento. E, per inaugurarlo, la scelta non poteva che ricadere su un simbolo della musica etnica della Sardegna, le launeddas: l'arcaico strumento a tre canne salirà in cattedra dal 25 al 30 agosto con Luigi Lai, il musicista di San Vito (ottantadue anni da compiere in luglio) considerato il loro massimo interprete in attività.


A suo modo, è una novità anche la masterclass internazionale che impreziosisce ogni edizione del seminario, perché si affida a un protagonista del jazz sempre diverso. Quest'anno è il turno di un'autentica icona del contrabbasso, l'inglese Dave Holland, atteso a Nuoro dal 28 al 30 agosto.


 Ritorna poi la rassegna di concerti che come sempre viaggia in parallelo al seminario e fa da prolungamento spettacolare alle undici, intense giornate didattiche. Il fulcro è come sempre a Nuoro ma sono previste tappe anche in altri centri della sua provincia - a Orosei, Posada e, ancora da confermare, a Oliena e Onanì - più una sortita, anche questa in via di definizione, nel Sassarese, a Monte Pisanu, nei pressi di Bono. Protagonisti il quintetto di Paolo Fresu, il progetto sardo-finlandese Infinita, il trio di Andrea Pozza, le arpe di Edmar Castaneda e Marcella Carboni, il NY3 di Emanuele Cisi, il sassofonista canadese Bob Bonisolo in duo con Dado Moroni, Luigi Lai, Dave Holland e, altra novità, due proposte dei Dipartimenti di jazz dei Conservatori di Sassari e Cagliari.


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