OLBIA. Nella serata di martedì 15 ottobre, i Carabinieri della Sezione Radiomobile del Reparto Territoriale di Olbia hanno arrestato un giovane per evasione, dopo che questi aveva strappato il braccialetto elettronico e si era allontanato dalla propria abitazione. Il ragazzo, già noto alle forze dell'ordine per precedenti penali, era sottoposto al regime di arresti domiciliari dallo scorso maggio. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, nel pomeriggio di martedì, il giovane ha deciso di violare le misure restrittive a cui era sottoposto. Con un gesto deciso, si è strappato dalla caviglia il dispositivo elettronico di controllo e si è allontanato dall'abitazione situata nel centro abitato di Olbia, in cui stava scontando la pena. Una mossa audace che, tuttavia, non è passata inosservata: l'allarme generato dalla manomissione del braccialetto ha subito attivato il sistema di monitoraggio, allertando le forze dell'ordine.
I Carabinieri, immediatamente informati della fuga, hanno avviato le ricerche con l'ausilio delle pattuglie della Sezione Radiomobile. Dopo un breve ma efficace dispiegamento di forze, il giovane è stato individuato a circa un chilometro di distanza dall'abitazione, mentre camminava in una strada pubblica, come se stesse cercando di allontanarsi inosservato. L'intervento tempestivo dei militari ha permesso di fermarlo prima che potesse proseguire la sua fuga, evitando così ulteriori complicazioni. Il giovane non è nuovo a episodi di questo genere. Già condannato per furto aggravato, resistenza a pubblico ufficiale e porto ingiustificato di armi, aveva ottenuto il beneficio degli arresti domiciliari lo scorso maggio, ma evidentemente non ha rispettato le condizioni imposte dal tribunale. Questo tentativo di evasione aggiunge un ulteriore capitolo alla sua lista di reati.
Dopo essere stato bloccato, il giovane è stato nuovamente arrestato con l'accusa di evasione. Inoltre, è stato denunciato per il danneggiamento doloso del braccialetto elettronico, un dispositivo progettato per garantire la sorveglianza e la sicurezza in casi di detenzione domiciliare. Adesso, la sua posizione legale si aggrava ulteriormente e non è escluso che la giustizia possa decidere di revocare i domiciliari e disporre la custodia cautelare in carcere. Il caso mette in luce l'efficacia, ma anche i limiti, della sorveglianza elettronica per i detenuti ai domiciliari. Sebbene il sistema abbia permesso un rapido intervento delle forze dell'ordine, il tentativo di fuga sottolinea la necessità di un monitoraggio costante e di strumenti tecnologici sempre più avanzati per prevenire episodi simili.
I Carabinieri, immediatamente informati della fuga, hanno avviato le ricerche con l'ausilio delle pattuglie della Sezione Radiomobile. Dopo un breve ma efficace dispiegamento di forze, il giovane è stato individuato a circa un chilometro di distanza dall'abitazione, mentre camminava in una strada pubblica, come se stesse cercando di allontanarsi inosservato. L'intervento tempestivo dei militari ha permesso di fermarlo prima che potesse proseguire la sua fuga, evitando così ulteriori complicazioni. Il giovane non è nuovo a episodi di questo genere. Già condannato per furto aggravato, resistenza a pubblico ufficiale e porto ingiustificato di armi, aveva ottenuto il beneficio degli arresti domiciliari lo scorso maggio, ma evidentemente non ha rispettato le condizioni imposte dal tribunale. Questo tentativo di evasione aggiunge un ulteriore capitolo alla sua lista di reati.
Dopo essere stato bloccato, il giovane è stato nuovamente arrestato con l'accusa di evasione. Inoltre, è stato denunciato per il danneggiamento doloso del braccialetto elettronico, un dispositivo progettato per garantire la sorveglianza e la sicurezza in casi di detenzione domiciliare. Adesso, la sua posizione legale si aggrava ulteriormente e non è escluso che la giustizia possa decidere di revocare i domiciliari e disporre la custodia cautelare in carcere. Il caso mette in luce l'efficacia, ma anche i limiti, della sorveglianza elettronica per i detenuti ai domiciliari. Sebbene il sistema abbia permesso un rapido intervento delle forze dell'ordine, il tentativo di fuga sottolinea la necessità di un monitoraggio costante e di strumenti tecnologici sempre più avanzati per prevenire episodi simili.
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