
Milano, 5 lug. (AdnKronos) - Nel 2016 l’economia della Lombardia ha proseguito nel percorso di "moderata crescita già avviato nel biennio precedente" con un Pil aumentato dell’1,1 per cento, secondo le stime di Prometeia. L’attività ha continuato a espandersi nell’industria e nei servizi, sostenuta dall’incremento delle esportazioni e dei consumi delle famiglie. Il miglioramento del mercato del lavoro e l’aumento dei redditi hanno favorito i consumi. E' il quadro descritto da Bankitalia nel suo rapporto dedicato all'Economia della Lombardia, che ritiene "favorevoli" le indicazioni per l'anno in corso."Il miglioramento dell’attività si è intensificato nel primo trimestre e, nei programmi delle imprese, l’accumulazione di capitale dovrebbe consolidarsi, grazie anche alle agevolazioni fiscali previste per gli investimenti nelle nuove tecnologie digitali", spiega Banca d'Italia. In generale, pero', il calo del pil durante le due recessioni che si sono succedute tra il 2008 e il 2013 è stato intenso e la ripresa, ancora debole, non ha permesso di recuperare i livelli pre-crisi. Negli ultimi quindici anni la Lombardia ha perso posizioni rispetto alle regioni europee a lei simili per grado di sviluppo e struttura produttiva.Migliorano, d'altronde, il lavoro e la condizione di vita delle famiglie, tornando a livelli precedenti la crisi. Nel 2016 il numero degli addetti ha superato il picco pre-crisi rilevato nel secondo semestre del 2008 e il tasso di occupazione è salito anche per i più giovani, per la prima volta dopo oltre un decennio. L’incremento degli occupati (+1,7%) ha accomunato tutti i principali settori produttivi, con l’eccezione delle costruzioni, che nel secondo semestre sono tornate a perdere addetti dopo un inizio d’anno positivo.
Leggi anche