
Roma, 7 mar. (AdnKronos Salute) - Basta una visita completa per diagnosticare una malattia oculare che spesso non dà sintomi nelle fasi iniziali, ma può danneggiare irreparabilmente il campo visivo sino alla cecità. Però otto persone su dieci, seppure a rischio di glaucoma, non si sottopongono a visite oculistiche regolari. Lo hanno ricordato gli esperti intervenuti oggi a Roma alla presentazione dell'11 edizione della Settimana mondiale del glaucoma, che si celebra dal 10 al 16 marzo con Iapb Italia onlus, Soi e Sigla.Per dare scacco al glaucoma occorre puntare sulla prevenzione, come ha ricordato il ministro della Salute Giulia Grillo in un messaggio agli organizzatori. "La disabilità provocata da tale patologia - ha scritto il ministro - si può prevenire purché la malattia sia diagnosticata e curata tempestivamente. Per questo la task force creata dall’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità-Iapb Italia onlus in collaborazione con la Società oftalmologica italiana (Soi) e la Società italiana glaucoma (Sigla) che opererà sul territorio nazionale e garantirà migliaia di visite gratuite, appare uno strumento valido ed efficace per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della prevenzione e per combattere il 'ladro silente della vista'".Il glaucoma è una malattia degenerativa che, in base alle ultime stime dell’Oms, colpisce 55 milioni di persone nel mondo ed è la prima causa di cecità irreversibile. Si calcola che in Italia circa un milione di persone ne siano affette, ma una persona su due ancora non lo sa. "Oggi la vista - ha ribadito Giuseppe Castronovo, presidente della Iapb Italia onlus – ha un ruolo sempre più importante nella vita quotidiana, sebbene siano ancora troppo pochi coloro che la proteggono regolarmente. Questa campagna vuole affermare la centralità della vista. Per questo abbiamo creato una sorta di task force che opererà sul territorio nazionale per sensibilizzare l’opinione pubblica e gli organi competenti per la tutela della salute visiva". "L'oculistica ha tratto vantaggio - ha spiegato Matteo Piovella, presidente della Soi - dall'introduzione delle moderne tecnologie, che ci permettono di essere più precisi ed efficaci nel salvare la vista. Nel caso specifico del glaucoma, differentemente da altri Paesi come gli Usa, attualmente in Italia non esiste la copertura economica per impiantare, nei pazienti sottoposti a chirurgia della cataratta con predisposizione a sviluppare il glaucoma, specifici dispositivi chiamati stent, che permettono di regolarizzare la pressione intraoculare nella maggioranza dei casi trattati". "La visita specialistica eseguita dal medico oculista, a cui tutti devono poter accedere, è lo strumento più efficace ed affidabile per diagnosticare malattie insidiose come il glaucoma - ha evidenziato ancora l'esperto - S'inizia con una visita oculistica dopo i 40 anni, mantenendola a cadenza biennale fino ai 60, per tornare poi alla scadenza annuale"."Il glaucoma è la prima causa di cecità nei paesi industrializzati; è una malattia curabile con colliri, laser e più tipi di chirurgia. Deve però essere diagnostica, e questo lo può fare solo una buona prevenzione: visite specialistiche serie, esami approfonditi al momento giusto sono il meglio che possiamo fare", ha concludo Aldo Caporossi, presidente Sigla e direttore dell’Unità operativa complessa di Oculistica del Policlinico Gemelli.
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