OLBIA. Tra le rocce scolpite dal vento e l’azzurro cristallino del mare del Nord Sardegna, a due passi dalla Costa Smeralda, il cuore gastronomico del 7Pines Resort Sardinia torna a battere con la riapertura di Capogiro, il ristorante fine dining segnalato dalla Guida Michelin per il 2024 e 2025. Un luogo dove l’eccellenza culinaria incontra l’etica e la sostenibilità, sotto la guida visionaria dell’Executive Chef Pasquale D’Ambrosio, che trasforma ogni piatto in un gesto d’amore per la terra e le persone che la abitano. “La mia cucina è una dichiarazione d’intenti, una presa di posizione”, afferma D’Ambrosio. “Cucino con semplicità e rispetto, perché credo in un futuro sostenibile che parte dalle radici.” Questa filosofia si traduce in una selezione rigorosa delle materie prime, frutto di una rete virtuosa con agricoltori, allevatori e pescatori locali, che ogni giorno riforniscono le cucine di Capogiro con ingredienti freschi, autentici e stagionali. A completare questo impegno, il resort sta realizzando un orto interattivo, visitabile dagli ospiti, pensato per rifornire quotidianamente le cucine con erbe aromatiche e vegetali. Un piccolo ecosistema trasparente e sostenibile, che racconta il territorio con coerenza e concretezza.
• “Sartoriale”, il manifesto gastronomico del ristorante, celebra l’identità sarda con eleganza contemporanea: Il riccio che non ti aspetti, Fusillone al limone nero, Cernia al dragoncello sono esempi di sperimentazione armonica.
• “Le Origini” è un tuffo intimo nel vissuto dello chef, dove ogni piatto è un frammento di memoria: Melanzana fuori norma, Maialino in mare e l’iconica Pasta mischiata ai 12 pomodori sono dichiarazioni d’identità, affetti e radici.
“Capogiro non è solo una cena: è un gesto di rispetto verso la terra che ci ospita e un tributo alla cultura gastronomica sarda”, dichiara Vito Spalluto, Managing Director del 7Pines Resort Sardinia. “Un’esperienza consapevole, intima, emozionante, che mette al centro l’essere umano.” Tra le novità di questa stagione, Capogiro rinnova la sua partnership con Ruinart, la più antica Maison di Champagne al mondo. Gli ospiti potranno scegliere raffinati abbinamenti, dal fresco Blanc de Blancs, al complesso Rosé, fino all’eccezionale Dom Ruinart 2013. Un sodalizio fondato su valori comuni: eccellenza, territorio, attenzione al dettaglio. Spicca il Blanc Singulier Edition 19, simbolo delle nuove sfide del cambiamento climatico.
Per chi cerca un’esperienza più informale ma altrettanto identitaria, ritorna Spazio by Franco Pepe, con una selezione di pizze d’autore come la Sentimenti di Gallura, e le novità estive come i coni di pizza fritta. Anche qui, le bollicine Ruinart accompagnano i sapori con eleganza, esaltando ogni creazione. Capogiro si conferma così non solo una meta gastronomica di altissimo livello, ma anche un laboratorio vivente dove l’innovazione incontra la tradizione, e l’eccellenza si sposa con un progetto etico e umano. Un invito a gustare, riflettere e partecipare, in uno degli angoli più incantevoli e autentici della Sardegna.
Ma la sostenibilità al 7Pines Resort Sardinia va oltre il piatto. È anche sociale: l’80% della brigata di cucina è composta da donne, e ogni componente partecipa attivamente alla creazione dei dolci e alla panificazione, in un ambiente di lavoro inclusivo, dove il benessere e la crescita delle persone sono priorità. Il personale ruota regolarmente tra i vari hub gastronomici del resort, acquisendo una visione completa dell’offerta e un senso profondo di appartenenza. Capogiro si racconta anche attraverso tre percorsi di degustazione, vere e proprie narrazioni culinarie che coniugano estetica e autenticità:
• “Le nostre storie”, viaggio tra mare e terra, evoca ricordi e affetti: piatti come Ho visto un gambero sott’acqua o Agnello di Sardegna narrano la complessità sensoriale dell’isola.• “Sartoriale”, il manifesto gastronomico del ristorante, celebra l’identità sarda con eleganza contemporanea: Il riccio che non ti aspetti, Fusillone al limone nero, Cernia al dragoncello sono esempi di sperimentazione armonica.
• “Le Origini” è un tuffo intimo nel vissuto dello chef, dove ogni piatto è un frammento di memoria: Melanzana fuori norma, Maialino in mare e l’iconica Pasta mischiata ai 12 pomodori sono dichiarazioni d’identità, affetti e radici.
“Capogiro non è solo una cena: è un gesto di rispetto verso la terra che ci ospita e un tributo alla cultura gastronomica sarda”, dichiara Vito Spalluto, Managing Director del 7Pines Resort Sardinia. “Un’esperienza consapevole, intima, emozionante, che mette al centro l’essere umano.” Tra le novità di questa stagione, Capogiro rinnova la sua partnership con Ruinart, la più antica Maison di Champagne al mondo. Gli ospiti potranno scegliere raffinati abbinamenti, dal fresco Blanc de Blancs, al complesso Rosé, fino all’eccezionale Dom Ruinart 2013. Un sodalizio fondato su valori comuni: eccellenza, territorio, attenzione al dettaglio. Spicca il Blanc Singulier Edition 19, simbolo delle nuove sfide del cambiamento climatico.
Per chi cerca un’esperienza più informale ma altrettanto identitaria, ritorna Spazio by Franco Pepe, con una selezione di pizze d’autore come la Sentimenti di Gallura, e le novità estive come i coni di pizza fritta. Anche qui, le bollicine Ruinart accompagnano i sapori con eleganza, esaltando ogni creazione. Capogiro si conferma così non solo una meta gastronomica di altissimo livello, ma anche un laboratorio vivente dove l’innovazione incontra la tradizione, e l’eccellenza si sposa con un progetto etico e umano. Un invito a gustare, riflettere e partecipare, in uno degli angoli più incantevoli e autentici della Sardegna.
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