
Roma, 7 mar. (AdnKronos) - "Che il presidente del Consiglio dichiari di essersi intimamente convinto che l'Italia non abbia bisogno della Tav è quantomeno sconcertante". Lo afferma Piero Fassino, deputato del Pd ed ex sindaco di Torino. “Sarebbe doveroso -aggiunge- che venisse spiegato sulla base di quali elementi il presidente Conte è giunto a una conclusione contraddetta da tutti gli argomenti razionali. Pensa Conte che sia competitiva una linea del 1871 che, anche con adeguamenti, non sopporterebbe convogli lunghi e di adeguato tonnellaggio? Pensa Conte che la Ue finanzi per un terzo l'opera per uno sfizio e non perché strategica? Sa Conte che attraverso i valichi italo-francesi transita il 41% dell'intero interscambio italiano con l'Unione europea? Ritiene Conte preferibile spendere gli stessi soldi che servono a completare l"opera per pagare penali e ripristini con il risultato di tenersi una ferrovia vecchia e le autostrade intasate di Tir? E sa Conte che il progetto di cui si discute non è -come spesso afferma - di vent'anni fa, ma è un progetto del tutto nuovo licenziato dal Cipe nel 2017?" "Sarebbe utile -conclude Fassino- avere delle risposte, ma sopratutto avere un presidente del Consiglio almeno bene informato delle cose su cui è chiamato a decidere".
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