
Roma, 18 nov. (Adnkronos) - "L’Europa deve essere una costruzione quotidiana. Si deve puntare sulla crescita e sul lavoro per evitare che i giovani che hanno sognato un modello di cittadinanza europea si rintanino nella solitudine e nei nazionalismi". Lo ha detto la segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan, a Roma ad una iniziativa della Cisl a trent’anni dalla caduta del muro di Berlino. "La caduta del muro nel 1989 - sottolinea - è stato un evento che ha segnato la nostra vita. Abbiamo goduto della caduta del muro perché per noi che credevamo negli ideali e nei valori della libertà significava la caduta del comunismo. C’era l’entusiasmo di partecipare ad una svolta. Eravamo tutti convinti che stavamo tutti partecipando ad un evento che creava un mondo migliore. Non è stato cosi, anche se non e’ stato un fallimento totale". L’Europa in fondo, aggiunge, "l’abbiamo costruita anche se non e’ nata quella Europa della giustizia economica e sociale che tutti noi sognavamo. Tuttavia non siamo riusciti a costruire una Europa portatrice di pace nel mondo. Questo è mancato. Non siamo stati finora capaci di trovare un nuovo modello economico di sviluppo. Siamo lontani da quella Europa dei popoli dei e della giustizia che allora avevamo tutti auspicato. Bisogna cambiare le istituzioni europee. Far sentire davvero le persone cittadini europei protagonisti e partecipi dei cambiamenti. Il parlamento europeo deve essere il luogo dove davvero si prendono le decisioni. Se vogliamo combattere le diseguaglianze serve questo nuovo ruolo dell’Europa", conclude.
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