
Milano, 26 nov. (Adnkronos) - Tre pluripregiudicati sono finiti in carcere a Bergamo a seguito di un'inchiesta della Procura di Bergamo condotta dal Comando Provinciale della gdf. Gli arrestati sono accusati a vario titolo di sequestro di persona, estorsione, lesioni e minacce: sono due fratelli di Briatico (Vibo Valentia), con denunce e precedenti anche per il 416 bis, associazione di stampo mafioso, e un imprenditore bergamasco, di Ponteranica, gravato da una condanna per reati tributari.L’indagine, “Pay to live”, ha fatto luce sui legami dell'imprenditore, con interessi nella vendita e noleggio di auto e i due uomini, vicini ad ambienti ‘ndranghetisti, "usati" dal bergamasco per recuperare i propri crediti. Tutto comincia con un'aggressione: domenica 6 ottobre nel pieno centro di Bergamo i due fratelli calabresi aggrediscono, picchiano e rapinano un pregiudicato bergamasco in affari con un sessantatreenne di Dalmine, che aveva contratto un debito nei confronti del mandante dei due aggressori. A casa della vittima, i fratelli si fanno consegnare 12mila euro ma l’uomo, nel tentativo di sfuggire ai suoi aggressori, li porta in una sala scommesse dove sapeva sarebbero stati ripresi. L'aggressione nel locale con le telecamere fa scattare la denuncia, da cui partono le indagini dei finanzieri, che ricostruiscono la dinamica degli avvenimenti e identificano aggressori e mandante dell’estorsione e del pestaggio. Nel corso delle operazioni sono state sequestrate due Porsche Cayenne, quattro orologi di marca, gioielli, quadri, denaro contante e diversi titoli di credito.
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