
Roma, 29 nov. (Adnkronos) - “Non esiste nessun archivio segreto dei finanziatori di Open. Tutti i contributi sono stati effettuati su un unico conto corrente bancario, intestato ad Open, ne era conoscibile e tracciata la provenienza, la data e l’importo. Avrei voluto far parlare gli strumenti processuali ma alcune cose lette in questi giorni mi spingono a intervenire per non alimentare la disinformazione in atto". Lo dice in una nota Alberto Bianchi, ex presidente della Fondazione Open."Non esistono elenchi con nomi diversi da quelli che hanno fatto bonifici bancari, non esistono carte di credito intestate a parlamentari. Le carte di credito e i bancomat erano intestati alla Fondazione e a disposizione di controllati soggetti, tra cui un parlamentare, che in oltre 6 anni non ha mai usato la carta di credito e ha usato il bancomat per piccole spese. Tutto ovviamente vagliato -come ogni altra spesa- anche dal contabile e dal revisore della Fondazione"."E’ completamente falso, inoltre, che Open mi abbia restituito contributi che avevo versato a titolo di donazione, come dimostrerò documentalmente al momento opportuno. E’ completamente falso che io sia ad oggi indagato per riciclaggio o autoriciclaggio", sostiene Bianchi.
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