Iv: Faraone, 'non siamo un bonsai del Pd'

politica
AdnKronos
Roma, 26 feb. (Adnkronos) - "Italia Viva è un partito riformista, non userei più la parola sinistra. Chi pensa che siamo un bonsai del Pd sbaglia". Lo dice in un'intervista a Panorama il presidente dei senatori di Italia Viva, Davide Faraone. "Quando a proporre iniziative sono i Cinque stelle, il Pd o Leu è il governo che agisce, quando lo facciamo noi mettiamo in piedi dei ricatti. È curioso. Noi portiamo avanti le idee per cui siamo nati". "Dal primo giorno abbiamo detto che con il Movimento stiamo facendo un percorso temporaneo, non abbiamo il problema di doverci stare insieme anche in futuro. È questa la differenza tra noi e Zingaretti", continua Faraone che, riguardo al futuro del governo aggiunge :" Noi lavoreremo perché questa legislatura vada avanti e affinché diventi una legislatura costituente". Come Italia Viva abbiamo impedito il rialzo delle tasse, ma ora dobbiamo sbloccare i cantieri e concentrarci anche sul fatto che le nostre istituzioni sono in crisi e che il sistema va riformato. Se Salvini oggi non è premier, Simone Pillon non è ministro della Famiglia, Alberto Bagnai delle Finanze, Claudio Borghi del Tesoro, è grazie a Renzi. Se avessimo ascoltato Zingaretti avremmo tutto questo. Il paradosso è che chi ha impedito a Salvini di prendere i pieni poteri oggi viene considerato l'amico, mentre quello che glieli avrebbe concessi l'avversario. È surreale".E sul Pd osserva: "Con Renzi segretario, l'idea riformista era prevalente, ma quando ci siamo ritrovati con Nicola Zingaretti leader eravamo gli unici a difendere quell'ideale. Allora ci siamo detti: non possiamo diluirci in un partito che non ha identità, che per andare dietro ai movimenti - i girotondini, le sardine - per tenere dentro tutto e tutti, non esprime nulla. Potevamo stare lì a fare una corrente, ma abbiamo preferito dire la nostra liberamente. Come sul reddito di cittadinanza: noi vogliamo dare incentivi agli imprenditori affinché assumano lavoratori. Mi sembra una cosa scontata pensare che gli imprenditori non sono nemici. Nella sinistra tradizionale però è una bestemmia", conclude Faraone.

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