Brescia: Procura sequestra la Caffaro, 'inquina la falda' (2)

cronaca
AdnKronos
(Adnkronos) - La Procura di Brescia ha nominato un funzionario per la custodia dei beni sequestrati e per il monitoraggio della situazione visto che il complesso aziendale "insiste all'interno di un sito di interesse nazionale, la cui gestione rientra nell'interesse del ministero dell'Ambiente". L'indagine sull'inquinamento, condotta dal pm Donato Greco e dal Procuratore aggiunto Silvio Bonfigli è nato a seguito di due segnalazioni dell'Arpa di Brescia del giugno e del settembre 2019. L'Arpa aveva rilevato un innalzamento dei livelli di mercurio e di cromo-esavalente nella falda acquifera presente sotto lo stabilimento "dieci-quindici volte superiori ai limiti di legge", spiega la Procura. Gli indagati avrebbero procrastinato gli interventi sollecitati dal ministero dell'Ambiente e sono accusati di "aver cagionato una compromissione e un deterioramento significativo" di suolo, sottosuolo e falda.Dal gip viene contestata anche una messa in sicurezza d'emergenza "deficitaria" del sito produttivo: il Mise, una barriera idraulica di pozzi che dovrebbe evitare l'inquinamento delle acque, non avrebbe fatto il suo lavoro. Da qui il reato contestato di disastro ambientale con una "rilevante estensione della contaminazione, fino a 20 chilometri il punto d'origine dell'inquinamento" con il conseguente "pericolo di danni permanenti per i soggetti che risiedono a sud dello stabilimento".

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