
(Adnkronos) - "Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni unite -chiede ancora il Partito radicale- ribadisca che la Corte penale internazionale, di cui l’Afghanistan fa parte, è tenuta a perseguire -anche nelle attuali circostanze- i crimini di guerra e le altre atrocità che costituiscono crimini contro l’umanità". "L'Unione europea e gli Stati Uniti, attualmente maggiori donatori in Afghanistan, subordinino ogni sostegno e riconoscimento, alle istituzioni che dovessero affermarsi con la forza a Kabul, al mantenimento dei diritti delle donne sanciti dalla Costituzione dell'Afghanistan, dalla legislazione nazionale e dal diritto internazionale, nonché al rispetto in concreto della parità di condizioni delle donne e al loro accesso all'istruzione e al lavoro, subordinandovi la revoca di sanzioni contro i Talebani". "Tutti gli attori del processo negoziale di Doha -conclude la nota del Partito radicale- richiedano prioritariamente che a tutte la parti in conflitto sia consentito l’accesso a 'corridoi umanitari' e che, al termine del processo di transizione al potere, in Afghanistan sia prevista l’indizione di libere ed eque elezioni".
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