
Roma, 18 ago. (Adnkronos) - Mettere in salvo chi ha collaborato con le forze italiane in Afghanistan, attivare corridoi umanitari in tempi brevi per le persone a rischio costruendo un'azione comune europea con chi intende impegnarsi sul fronte dell'accoglienza superando -se necessario- le decisioni a 27. "Non possiamo stare in eterna attesa dell'Ungheria di Orban". Brando Benifei, capogruppo Pd a Strasburgo, parla così all'Adnkronos dell'azione dei dem in Europa e nel nostro Paese. "Oggi abbiamo riunito la segretaria con Letta: il Pd è in campo perché l'Italia si attivi per portare in salvo nei modi giusti le persone a rischio". Come delegazione Pd in Europa avete inviato una lettera ai vertici Ue per sollecitare un consiglio straordinario, c'è stata una risposta? "Abbiamo avuto una risposta positiva da Borrell e siamo soddisfatti anche che ci sia stato immediatamente un primo confronto dei ministri degli Esteri. Ma questo non basta. Noi con Letta - ma lo ha fatto anche la cancelliera Merkel- abbiamo espresso la necessità di un consiglio straordinario europeo. Perché farlo? Perché di fronte a quello che sta accadendo è fondamentale l'unità dell'Europa nella risposta da dare alla situazione sul campo. Alla situazione già drammatica in Afghanistan si aggiungerebbe il dramma di una azione europea frammentata. E' essenziale un approccio comune". Qual è la vostra proposta? "Dobbiamo intanto proseguire l'evacuazione di chi ha collaborato con noi nel paese come si sta già facendo con voli e trasporti e poi in breve tempo va costruita una strategia per corridoi umanitari per le persone a rischio e questo richiede una posizione comune a livello europeo per stabilire quale relazione avere con il nuovo governo".
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