
(Adnkronos) - Nel processo Ruby ter Silvio Berlusconi è chiamato a rispondere, "quale privato corruttore, di tutte le condotte di corruzione in atti giudiziari contestate alle odierne imputate", un reato che si fonda sull'accordo tra privato corruttore e pubblico ufficiale corrotto: non può configurarsi senza i due termini dell'accordo corruttivo, ossia il privato corruttore e il pubblico ufficiale corrotto.Ma la fattispecie corruttiva non può configurarsi "perché quelle che sono state ipotizzate come testimoni corrotte non hanno mai assunto quel pubblico ufficio", come sentenziato con il dispositivo della corte del 3 novembre 2021, quindi "non può che concludersi per l'insussistenza del fatto tipico anche nei confronti dell'ipotizzato corruttore, Berlusconi", si legge nelle motivazioni. "Neppure vi è spazio per una riqualificazione dei fatti o per la trasmissione degli atti al pm perché proceda per un fatto diverso, provvedimenti invero nemmeno sollecitati da alcuna delle parti".Le olgettine non sono testimone ma indagate di un reato connesso, e questo vale anche per Karima El Mahroug. "Il crollo dell'impianto accusatorio" nei confronti di chi è accusata di corruzione in atti giudiziaria, e di falsa testimonianza, fa venir meno anche alle accuse nei confronti di Luca Risso, ex compagno di Ruby, accusato di riciclaggio.
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