
Roma, 26 lug. (Adnkronos) - "Io non credo che la partita delle dimissioni della ministra Santanché si chiuda qui. Noi continuiamo a chiedere al governo di intervenire e rispondere nel merito alle accuse che vengono avanzate nei confronti della ministra, che sono varie, da falso in bilancio a frode fiscale, a utilizzo improprio della cassa Covid". Lo ha detto, ai microfoni di Radio Immagina, la web radio dem, Arturo Scotto, deputato e capogruppo del Partito democratico in commissione Lavoro. "Su questo, probabilmente all’insaputa del governo che non aveva letto bene, siamo riusciti a far approvare un testo che vincola il governo a intervenire per recuperare le somme indebitamente percepite qualora se ne accertasse l’evenienza - ha continuato l'esponente dem -. Il lato giudiziario ci interessa fino a un certo punto, non è il nostro mestiere, quello che ci interessa è invece la dimensione profondamente politica della vicenda Santanché". "Politica perché se tu fai quel mestiere non puoi essere quella che punta sempre il ditino contro le persone più fragili, e con le frasi molto gravi pronunciate da Santanché in questo ambito si potrebbe redigere un’antologia, a partire dal RdC definito paghetta o metadone di Stato che viene dato ai brigatisti e mafiosi, ai fannulloni e divanati, esercitando il solito moralismo riservato ai più deboli. Noi continueremo a evidenziare questa contraddizione politica molto grave", ha concluso Scotto.
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