Olbia, acque reflue industriali di un autolavaggio scaricate abusivamente: denunciato il titolare

OLBIA. Deferito all'Autorità Giudiziaria e sanzionato il gestore di un autolavaggio a Olbia. I militari della Guardia Costiera di Olbia, sotto la guida del Centro di Coordinamento Ambientale Marittimo (CCAM) della Direzione Marittima del Nord Sardegna, hanno riscontrato nei giorni scorsi, presso un impianto di autolavaggio a Olbia, lo scarico di acque reflue industriali in pubblica fognatura senza la prevista autorizzazione nonché la mancata tenuta del registro di carico e scarico dei fanghi e rifiuti.
Più nello specifico, dopo aver effettuato sopralluoghi, ispezioni e acquisizioni documentali, i militari hanno accertato il mancato rinnovo da parte del gestore dell'autorizzazione allo scarico delle acque reflue industriali derivanti dall'attività di autolavaggio che continuavano a essere conferite nonostante l'autorizzazione fosse scaduta da oltre un anno. Nel corso del controllo ambientale è emersa inoltre un'altra irregolarità in quanto nell'esercizio commerciale non era tenuto alcun registro di carico e scarico rifiuti, necessario per annotare la produzione e il corretto smaltimento dei fanghi e dei rifiuti prodotti nell'attività.

La polizia giudiziaria, a seguito dell'accertamento ha escluso che sia stato cagionato danno o pericolo concreto ed attuale all'ambiente e pertanto ha impartito al gestore un'apposita prescrizione contenente il termine di 45 giorni entro il quale procedere alla regolarizzazione della situazione accertata, la quale, se effettuata correttamente, unitamente al pagamento della somma di 2.500 euro in sede amministrativa, consentirà l'immediata estinzione del reato contestato. Oltre a tale somma, il gestore dovrà pagare una sanzione amministrativa di 5.166 euro per non aver tenuto il registro di carico e scarico rifiuti.
Il contrasto agli illeciti ambientali assume carattere prioritario e strategico, in quanto, oltre a garantire la necessaria cornice di legalità alle attività commerciali che producono acque reflue industriali e rifiuti è la principale forma di tutela dell'intero ecosistema, marino e non solo. Repressione unitamente all'azione di informazione, sensibilizzazione e prevenzione sono costantemente poste in essere dal personale della Costiera del Nord Sardegna e saranno ulteriormente intensificate con l'avvicinarsi della stagione estiva a garanzia dei fruitori delle zone balneari e diportistiche.

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