
Milano, 11 nov. (Adnkronos) - L'attacco informatico subito nel dicembre 2018 da Saipem è stato "un'esperienza traumatica, ma è stata anche l'occasione per costruire un sistema moderno e digitalizzato che tiene conto dell’aumento esponenziale del rischio" e "un'opportunità per far crescere l'azienda". Lo ha detto il ceo di Saipem, Stefano Cao, nel suo intervento a un convegno sulla cyber security organizzato dal gruppo nella sua sede a San Donato, in provincia di Milano. In occasione dell'attacco dello scorso anno, ha ricordato Cao, "i nostri sistemi sono stati accecati, avevamo difficoltà a comunicare e anche le mail non funzionavano. Eravamo convinti di essere immuni agli attacchi". In qualche modo, ha continuato, "la nostra arretratezza è stata la miglior difesa. Se fossimo stati completamente digitalizzati avremmo sofferto di più". Ma a seguito di quell'episodio "riteniamo di aver messo in campo tutti gli strumenti necessari, creando collaborazioni, e ci siamo organizzati con Leonardo, che era il partner ideale e naturale”. Alessandro Profumo, amministratore delegato di Leonardo, ha sottolineato che "bisogna cercare di prevenire, sapendo che non siamo invulnerabili al 100%", agli attacchi informatici. Soprattutto "bisogna essere estremamente veloci nel riuscire a isolare l’area attaccata, in modo da permettere che tutto il resto funzioni". Ma "da soli diventa difficile farlo, perché saremo sempre di più un sistema quindi bisogna condividere le informazioni".
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