
Roma, 7 feb. (Adnkronos) - “Per uscire dal vortice del bullismo e cyberbullismo occorre un lavoro sistemico e multidisciplinare. Un lavoro che vede politica, scuola, Forze dell’Ordine, associazioni, piattaforme digitali lavorare unitamente per un unico obiettivo. Ciò che è importante è lavorare nel solco avviato dalla legge 71 del 2017, nata per tutelare i minori dal cyberbullismo, per agire ancora più concretamente contro queste condotte violente". Lo affermano i parlamentari del Movimento 5 Stelle Maria Laura Mantovani, Grazia D’Angelo, Devis Dori, Valentina D'Orso."Un percorso -aggiungono- che abbiamo approfondito oggi durante un webinar condiviso sulle nostre pagine Facebook e che deve puntare a definire meglio sia i comportamenti on line che quelli off line. Gli scenari che alimentano il cyberbullismo vanno, come in un continuum spazio-temporale, dal web, dietro uno schermo, al rapporto fisico, nelle aule, nelle piazze, spesso proprio sotto i nostri occhi. Per questo vanno intensificati gli sforzi per contrastare il fenomeno da parte di tutti e per questo auspichiamo che proseguano i lavori per portare avanti il disegno di legge 1690, ora in Senato dopo essere stata approvato in prima lettura alla Camera lo scorso anno, volto ad ampliare il testo del 2017, estendendo la legge 71 al bullismo, estendendo il reato di stalking e il potenziando il numero di emergenza 114. Serve una consapevolezza sociale del cyberbullismo in quanto non si tratta di un fenomeno passeggero ma di un fenomeno che ha i suoi elementi di sistematicità in molti contesti".
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