
Roma, 7 mar. (Adnkronos) - Altroconsumo, insieme alle altre organizzazioni del gruppo Euroconsumers di cui l’organizzazione fa parte, "diffiderà Citroën per il caso AdBlue, chiedendo la restituzione di quanto pagato dai consumatori per la sostituzione del serbatoio delle auto coinvolte". Lo rende noto l'associazione dei consumatori ricordando che Altroconsumo segue da molto tempo il caso di alcune auto Citroën alimentate a diesel che stanno creando problemi agli automobilisti a causa di un’anomalia nel sistema antinquinamento AdBlue. L’organizzazione ha già raccolto centinaia di reclami da parte di automobilisti Citroen che chiedono il rimborso della riparazione alla casa automobilistica purtroppo con esito negativo. In molti casi, sostiene Altroconsumo, "viene mostrato ripetutamente un errore sul computer di bordo che avvisa l'automobilista della necessità di riparare l'automobile per poter continuare a utilizzarla. La soluzione suggerita è sostituire il serbatoio: un intervento che può costare anche 1.200 euro, con l’aggravante delle tempistiche". Dalle rilevazioni fatte da Altroconsumo, "anche grazie alla video-intervista con telecamera nascosta, dopo le segnalazioni di molti consumatori, emerge che il danno viene pagato da Citroen solo nel periodo della garanzia legale e quindi solo se si verifica nei primi due anni di vita dell’auto, evento molto raro. Se accade dopo, Citroën riconosce solo un rimborso parziale. Ogni officina applica poi lo sconto che desidera, per cui non sembrano esserci chiare linee guida sul rimborso da parte di Citroën. A gennaio 2023, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha avviato un procedimento nei confronti del marchio, accogliendo le richieste che Altroconsumo porta avanti da tempo".
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