
Roma, 15 set. (Adnkronos) - "La Costituzione opta decisamente per un’economia di mercato in cui la libertà politica è il quadro entro cui si inserisce la libertà economica, le attività con le quali le imprese partecipano, come si è detto, a raggiungere le finalità delineate nella Prima parte della Carta. Si è discusso a lungo sull’esistenza di una 'Costituzione economica' separabile dal resto della nostra Costituzione. Sarebbe davvero singolare immaginare percorsi separati per lo sviluppo dei rapporti economici, quelli politici, quelli sociali". Lo ha affermato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo all'Assemblea di Confindustria."Al centro della Costituzione -ha proseguito il Capo dello Stato- vi sono, infatti, i diritti della persona umana non quelli del presunto 'homo oeconomicus'. Ecco, quindi, il riferimento all’utilità sociale. Era l’Abate Galiani a dirci –anche lui nel ‘700- che 'la tirannide è quel governo in cui pochi diventano felici a spese e col danno di tutto il rimanente, che diventa infelice'. Il crescere delle disuguaglianze rischia di rendere attuale questo scenario. Le imprese non sono estranee all’articolo 3 della Carta che ricorda come sia 'compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese'". "L’Italia -ha concluso Mattarella- progredisce e si sviluppa con il dialogo tra le parti sociali. Vanno tenuti ben presenti –sempre e da tutti, in ogni ambito- i doveri descritti all’articolo 2, dove si esige 'l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale'”.
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