OLBIA. Concluso il giro, parte quello nuovo. A quasi quattro mesi dalla splendida vittoria che segnò l'esordio dei bianchi in campionato, l'Olbia ritrova sul proprio cammino la corazzata Pisa. I bianchi volano all'Arena Garibaldi per iniziare, sabato 23 dicembre alle 14.30, un girone di ritorno scoppiettante tanto se non più di quello dell'andata.
Ad affilare le armi in vista della difficile ma stimolante trasferta toscana ci pensa come di consueto mister Bernardo Mereu nella conferenza pre gara: "Sì, sarà una partita complicata, ma l'Olbia scenderà in campo per giocarsi la partita e provare a vincerla. Il Pisa è una squadra che vuole vincere il campionato e ha ancora tutto il diritto di provarci, nonostante un Livorno cinico e concreto non abbia ancora dato segnali di cedimento. Sarà per noi un avversario difficile, ma dobbiamo pensare a guardare a noi stessi e a essere in campo sempre gli eroi di Arezzo".
La vittoria con il Monza ha temprato il gruppo dopo un periodo per vari motivi sfortunato e avaro di soddisfazioni: "ˆUna partita a mio avviso esemplare, contro una avversario esperto e navigato che ha sconfitto e fermato le migliori del girone. Le vittorie sono sempre la medicina migliore, da assumere anche quando non se ne ha bisogno. Questa Olbia, tuttavia, non è mai stata ammalata perché le prestazioni non sono mai mancate. Probabilmente in trasferta, penso soprattutto alle partite con Livorno, Prato e Viterbese, abbiamo pagato la mancanza di un po' di cattiveria e di un pizzico di sfortuna".
Il sogno, tramutato in obiettivo, è quello di ripetere l'exploit del 27 agosto quando un gol di Ragatzu e una prova coriacea crearono i presupposti per la vittoria: "Fu una partita bellissima, con una splendida cornice di pubblico. Ottenemmo i tre punti perché fummo superiori all'avversario per carattere e volontà. Stavolta il tifo sarà dalla parte loro, ma noi cercheremo di replicare i contenuti di quella partita per onorare al meglio la maglia bianca. Accetteremo la sfida del Pisa in maniera attiva".
Due sfide per concludere l'ultimo mese dell'anno, due sfide che aiuteranno anche a delineare il ruolo che potrà recitare l'Olbia in questo campionato, anche se la la filosofia di approccio non cambierà di una virgola: "Iniziare bene la seconda parte del torneo è fondamentale. Adesso siamo concentrati sul Pisa, poi penseremo alla partita casalinga con il Gavorrano, che con Favarin in panchina è cresciuto molto nelle prestazioni e nei risultati. Sono due incontri da aggredire con energia e spirito, lo stesso che ci consentì di conquistare sei punti all'andata".
Anche perché gli obiettivi non sono di certo cambiati: "Nel calcio non esiste la tranquillità e noi non abbiamo ancora centrato il traguardo della salvezza. Ci sono altri quattro mesi di battaglie da vincere, nessun obiettivo a lungo termine, ma solo la certezza, provata dai fatti, che i ragazzi possono crescere e migliorare domenica dopo domenica".
Ad affilare le armi in vista della difficile ma stimolante trasferta toscana ci pensa come di consueto mister Bernardo Mereu nella conferenza pre gara: "Sì, sarà una partita complicata, ma l'Olbia scenderà in campo per giocarsi la partita e provare a vincerla. Il Pisa è una squadra che vuole vincere il campionato e ha ancora tutto il diritto di provarci, nonostante un Livorno cinico e concreto non abbia ancora dato segnali di cedimento. Sarà per noi un avversario difficile, ma dobbiamo pensare a guardare a noi stessi e a essere in campo sempre gli eroi di Arezzo".
La vittoria con il Monza ha temprato il gruppo dopo un periodo per vari motivi sfortunato e avaro di soddisfazioni: "ˆUna partita a mio avviso esemplare, contro una avversario esperto e navigato che ha sconfitto e fermato le migliori del girone. Le vittorie sono sempre la medicina migliore, da assumere anche quando non se ne ha bisogno. Questa Olbia, tuttavia, non è mai stata ammalata perché le prestazioni non sono mai mancate. Probabilmente in trasferta, penso soprattutto alle partite con Livorno, Prato e Viterbese, abbiamo pagato la mancanza di un po' di cattiveria e di un pizzico di sfortuna".
Il sogno, tramutato in obiettivo, è quello di ripetere l'exploit del 27 agosto quando un gol di Ragatzu e una prova coriacea crearono i presupposti per la vittoria: "Fu una partita bellissima, con una splendida cornice di pubblico. Ottenemmo i tre punti perché fummo superiori all'avversario per carattere e volontà. Stavolta il tifo sarà dalla parte loro, ma noi cercheremo di replicare i contenuti di quella partita per onorare al meglio la maglia bianca. Accetteremo la sfida del Pisa in maniera attiva".
Due sfide per concludere l'ultimo mese dell'anno, due sfide che aiuteranno anche a delineare il ruolo che potrà recitare l'Olbia in questo campionato, anche se la la filosofia di approccio non cambierà di una virgola: "Iniziare bene la seconda parte del torneo è fondamentale. Adesso siamo concentrati sul Pisa, poi penseremo alla partita casalinga con il Gavorrano, che con Favarin in panchina è cresciuto molto nelle prestazioni e nei risultati. Sono due incontri da aggredire con energia e spirito, lo stesso che ci consentì di conquistare sei punti all'andata".
Anche perché gli obiettivi non sono di certo cambiati: "Nel calcio non esiste la tranquillità e noi non abbiamo ancora centrato il traguardo della salvezza. Ci sono altri quattro mesi di battaglie da vincere, nessun obiettivo a lungo termine, ma solo la certezza, provata dai fatti, che i ragazzi possono crescere e migliorare domenica dopo domenica".
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