
(AdnKronos) - Un impatto, quello del tempo, che è destinato a sentirsi anche sulle tavole poiché quest’estate, sostiene Coldiretti, "mancherà dagli alberi un frutto su quattro, dalle albicocche alle ciliegie, dalle pesche alle nettarine fino alle susine. E a risentirne sarà anche l’autunno con la produzione di olio di oliva ridimensionata dal maltempo che ha provocato danni su 25 milioni di piante tanto che l’Unaprol ha chiesto il finanziamento del Piano olivicolo nazionale che prevede di aumentare nei prossimi 4 anni la superficie coltivata da poco piu’ di un milione di ettari a 1,8 milioni di ettari". In pericolo è anche la stabilità idrogeologica perché i cambiamenti climatici si abbattono su un territorio fragile dove, riferisce la Coldiretti, sono 7145 i comuni complessivamente a rischio frane e alluvioni, l’88,3% del totale. Un risultato provocato da un modello di sviluppo sbagliato che negli ultimi 25 anni ha ridotto a meno di 13 milioni di ettari le aree agricole a vantaggio dell’abbandono e della cementificazione.
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