Imprese: Bonomi, serve logica di responsabilità diffusa

economia
AdnKronos
Milano, 13 giu. (AdnKronos) - Per affrontare le sfide future e soprattutto quelle imposte dalla richiesta di nuove professionalità 4.0, è necessario lavorare "in una logica di responsabilità diffusa, nostra come imprenditori, ma anche delle istituzioni e della stessa società civile, abbandonando la 'logica dei confini', siano essi geografici, fisici o ideologici, per abbracciare una nuova 'logica trasversale' più rispondente ai ritmi sempre più rapidi del cambiamento economico, sociale e tecnologico". Lo sostiene Carlo Bonomi, presidente di Assolombarda, intervenendo alla presentazione del Rapporto Banca d’Italia 'L’economia della Lombardia'.Secondo le elaborazioni svolte da Assolombarda sulle retribuzioni di 2000 dipendenti di 184 imprese lombarde, i lavoratori con le competenze richieste dalle nuove tecnologie 4.0 sono mediamente più giovani e scolarizzati; il tasso di presenza femminile è tre volte superiore; infine, gli stessi godono di un differenziale retributivo del +2%, che sale al +16% tra gli under 35.“Più nel dettaglio, la nostra riflessione è incentrata su 3 temi chiave" chiarisce Bonomi: "la sicurezza sul lavoro, che va ripensata evolvendo da una visione di fabbrica chiusa alla concezione del luogo di lavoro come spazio esteso; le competenze" dal momento che "il mondo del lavoro che ci attende, e che già cominciamo a intravedere, si fonda su carriere discontinue". In questo, "discontinuità delle carriere, però, non può e non deve diventare sinonimo di precarietà: il sistema deve essere tale da prevedere delle tutele per il lavoratore". Infine, la formazione, che diventa un elemento centrale, un elemento di diritto e dovere, all’interno del contratto e nelle relazioni tra impresa e lavoratore" conclude Bonomi.

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